martedì 17 marzo 2020

Gli anni '90: stili e tendenze di un epoca che ha aperto le porte al nuovo millennio

   Mai dimenticherò quella calda estate di “Italia 90” quando tutti cantavano la canzone di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato 'Notti Magiche', con estrema timidezza mi affacciavo all'adolescenza mentre con titubanza e curiosità il mondo si preparava ad accogliere il nuovo millennio: nascevano gli anni 90.

  Il Barbour e le Dr. Martens, la Smemoranda e lo Zaino Invicta, il Tamagotchi ed il Game Boy, il Karaoke e Mtv, Mani Pulite e la Guerra del Golfo, le Spice Girls e le boyband, Beverly Hills 90210 ed E.R.- Medici in prima Linea, Titanic, Pretty Woman e Forrest Gump, Internet, i primi cellulari ed i CD-ROM sono solo alcune delle immagini e dei simboli che rimarranno per sempre nei miei ricordi di adolescente.
   Tutto il mondo era in cambiamento, un cambiamento lento e silente, quasi interiore, nulla a che vedere con le grandi rivoluzioni di stile e di pensiero degli anni che lo avevano preceduto, si trattava sicuramente di un movimento più maturo, più consapevole del ruolo che quegli anni avrebbero avuto, anni che respiravano ancora l’aria delle conquiste del dopoguerra e percepivano già le enormi aspettative che il nuovo millennio avrebbe portato in tutti i campi.
   Dal sociale al tecnologico, dalla cucina all'arte, dal costume alla moda, tutti gli ambiti risentono di questa evoluzione, e tra questi sicuramente l’Interior Design.
   E' in questo periodo storico che si comincia ad abbandonare la standardizzazione dell’arredo in favore della personalizzazione, la filosofia di casa accogliente e luminosa prende il sopravvento su colori forti e contrasti esagerati ed il desiderio di rinnovamento predomina sull’idea che un mobile è per sempre favorendo l’ingresso, sul mercato italiano, del colosso Ikea che, grazie ad idee innovative supportate da prezzi alla portata di tutti, permetteva al singolo di mettere in atto in autonomia tale rivoluzione e che aprirà la strada ad una nuova concezione di arredamento.
  Sono anni in cui utensili o suppellettili dei nonni diventano oggetti d’arredo da tenere in vetrina, dal vecchio ferro da stiro al macinino da caffè, dalla macchina da cucire alla radio ed è proprio grazie a questa nuova attribuzione di ruolo degli oggetti che vengono disegnati e prodotti articoli che diventeranno simbolo di riconoscimento di questo decennio, dallo spremiagrumi di Stark al cavatappi Anna G. di Mendini, entrambi per Alessi:
Alessi Anna G Corkscrew
Foto di Didriks
https://www.flickr.com/photos/dinnerseries/14136613212


   Si osa di più nella realizzazione di arredi che siano modulabili e personalizzabili, come la libreria Bookworm ideata dal designer israeliano Ron Arad per il marchio Kartell.
Foto di Rev Stan 
   
   Questa libreria da parete è caratterizzata dal fatto di essere flessibile ossia di poter essere modellata a proprio piacimento per realizzare una gamma davvero molto vasta di figure. 
   Si comincia ad apprezzare la presenza in casa di un articolo che faccia tendenza, di un articolo di design, nascono arredi come la lampada da terra minimalista di Pola design o la sedia Rosechair di Edra.
    Anche la tecnologia comincia ad entrare prepotentemente tra gli elementi identificativi di una casa di questi anni, un esempio calzante è l’impianto stereo Pioneer, ed i primi televisori piatti.
   In conclusione gli anni 90 sono stati un eccellente vestibolo per il nuovo millennio, un decennio caratterizzato dalla ricerca di segni distintivi e di personalizzazione, all'insegna di un ambiente che contenesse tecnologia, ma non tralasciasse accoglienza e luminosità, il tutto non senza un pizzico di estro ma con i piedi ancora ‘piantati per terra’.